Giochi, Sperandeo (capo staff Ass.to bilancio Comune di Napoli): “Finora una ventina le sale che hanno aderito alla scelta della fascia oraria di apertura”

“Nei primi giorni, abbiamo ricevuto una ventina di adesioni.

Ma l’ordinanza è appena entrata in vigore e le sale che intendono aderire devono ristrutturare i propri percorsi interni e aderire al modulo disponibile sul sito del Comune di Napoli”. Così Alfonso Sperandeo (capo staff Assessorato al bilancio, lavoro e attività economiche), che per l’assessore alle Attività produttive ha seguito gli interventi nel settore dei giochi, interpellato da Agimeg a proposito dell’ultima iniziativa che consente alle attività di gioco di scegliere la fascia oraria nella quale rimanere aperte. Un esperimento che, spiega Sperandeo, vuole venire incontro alle esigenze dei gestori mantenendo comunque i limiti che il Comune ha deciso già nel 2015, ovvero otto ore di apertura massima. Di contro, il gestore assume alcuni impegni nei confronti dell’Amministrazione comunale. In primo luogo, rinuncia ad eventuali ricorsi sulla legittimità dei provvedimenti comunali. Poi si impegna a non fare alcuna forma di pubblicità della propria attività, con la sola esclusione dell’insegna sul proprio negozio e assume altri impegni sul piano del gioco responsabile, come quello di frequentare dei corsi della Asl sul gioco patologico. “Si tratta di una sperimentazione che durerà due anni ed è stata decisa dopo un lungo percorso istruttorio durato quasi un anno svolto da un gruppo di lavoro formato dagli uffici del Comune coinvolti, dalla Asl, dall’associazione “Mettiamoci in gioco” e da altri soggetti coinvolti. E nel corso di questi incontri abbiamo ascoltato anche i gestori del gioco, che comprendevano le varie categorie: dalle sale bingo alle sale scommesse, alle sale giochi con vlt e gli esercizi commerciali, come i bar e le tabaccherie, dove sono installate le slot machine, dove però il nostro regolamento interviene solo sugli orari di accensione delle macchine. Non possiamo intervenire, per esempio, sugli orari di apertura delle tabaccherie dove si vendono i gratta e vinci o ci sono i corner delle scommesse”. I gestori napoletani, come ha dichiarato Sperandeo ad Agimeg, si sarebbero aspettati qualcosa di più. Ma il massimo che il Comune ha potuto fare è stato individuare due fasce orarie tra le quali il gestore può scegliere quella più idonea ai propri interessi economici. “Si tratta, comunque di una sperimentazione che avrà termine al 31 dicembre del 2019” aggiunge Sperandeo “quindi vedremo come andrà e se sarà il caso di effettuare eventuali aggiustamenti”. gpm/AGIMEG