Napoli. Regolamento sui giochi. Dal Comune nessuna apertura

Sotto la pioggia, davanti a palazzo San Giacomo, la sede del Comune di Napoli.

Così un centinaio di persone ieri ha chiesto di essere ascoltate dall’assessore Enrico Panini. Erano i dipendenti degli esercizi di gioco pubblico che operano nel comune, i concessionari e gli operatori del settore. Non una manifestazione, non una protesta, ma un modo per chiedere attenzione dopo che, il 17 agosto scorso, è entrata in vigore una ordinanza che limita le attività, partendo dagli orari.

“Una ordinanza assurda, fatta da chi probabilmente non conosce questo settore. Limitare gli orari di oltre 300 sale scommesse e consentire allo stesso numero di corner di continuare ad accettare giocare mentre quei locali sono chiusi non ha davvero senso. Non è questo il modo per tutelare il cittadino dai rischi del gioco d’azzardo, non lo è nemmeno il vietare l’apertura di sale e spingere gli abitanti di Napoli nei comuni vicini”.

La speranza era quella di ottenere che si riaprisse il regolamento per riscriverlo insieme agli assessori, per trovare una soluzione ed evitare così una perdita economica e quella di tanti posti di lavoro.

Ma niente, l’assessore Panini pare sia stato irremovibile. E ora? “Ci resta solo la possibilità di protestare e di mobilitarci” fanno sapere gli addetti ai lavori.